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Le grandi vigne del Barolo

  • Presentato da:

    Alessandro Masnaghetti

  • Si svolgerà:

    Lunedì 8 Ottobre 2018, ore 12.00

  • Costo:

    60 euro

Descrizione

Si fa presto a dire “Barolo”!
Molto spesso il nome aristocratico ci induce a semplificare, scordando il vitigno che lo compone e tralasciando (se non addirittura ignorando!) le differenze tra i vari Comuni ed i relativi Cru. Sì perché è di una delle migliori “facce” del Nebbiolo che stiamo parlando, il quale solo ed esclusivamente in 11 Comuni dell'Albese esprime al meglio la sua natura e può fregiarsi del nome di Barolo. Perché è grazie al legame profondo con il terreno che lo ospita se esprime in modo netto ed identificativo le caratteristiche intrinseche del luogo d’origine.
Ecco perché a Serralunga, Monforte o Castiglione Falletto, si ottengono Barolo più austeri e strutturati, più propensi a sfidare il tempo, mentre a La Morra e Verduno nascono quasi sempre i Barolo più eleganti e di più facile approccio, quando giovani. E che dire poi dei numerosi Cru, o MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive), presenti nei vari Comuni?
Nomi storici che sono divenuti leggenda come Bussia, Cannubi, Vigna Rionda, Monprivato o Monvigliero si affiancano ad altri meno conosciuti, ma di grandissimo pregio come Margheria, Parafada, Bricco Boschis, Rocche dell’Annunziata e molti altri ancora.

Vini Presentati

  • Barolo
    Cannubi "Sibi
    et Paucis" 2007

    Luciano Sandrone

  • Barolo
    Ginestra Riserva
    2010

    Cascina Chicco

  • Barolo
    Vigna Rionda
    2007

    Luigi Pira

  • Barolo
    "Acclivi" 2013

    Comm. G. B. Burlotto

  • Barolo
    Rocche dell’Annunziata
    Riserva 2009

    Aurelio Settimo

  • Barolo
    Pernanno "Vecchie Viti"
    Riserva 2009

    Sobrero

Relatore del workshop

Editore di Enogea

Alessandro Masnaghetti

Editore di Enogea

Alessandro Masnaghetti, detto il “Masna” per gli amici, classe 1962, è uno tra i migliori esperti per quanto riguarda i vini di Langa. Laureato in ingegneria nucleare capisce ben presto che il suo “cosmo” non si colloca tra atomi e radiazioni, bensì fra vigneti e cantine. Allievo, nonché pupillo, di Luigi Veronelli che gli affida la redazione della rivista Ex Vinis e Guida Oro I Vini di Veronelli. Nel 1995 inizia la collaborazione con il quotidiano Il Giornale che lo vede commentatore enologico, contemporaneamente scrive sulle pagine di Mondo Economico e diventa corrispondente per l’Italia di Vinum, il wine magazine più autorevole per gli appassionati di lingua tedesca. Il 2000 è l’anno delle collaborazioni con il New York Times, La Revue des Vins de France e diventa curatore della Guida dei Vini per l’Espresso. Ma la sua vera e propria creatura s’intitola Enogea, rivista bimestrale che, come in un diario di viaggio, racconta di zone viticole, vignaioli e degustazioni con professionalità smussata da uno stile un po’ scanzonato che ne rende piacevole la lettura , corredata da mappe di Cru ricche di dettagli: un must assoluto per appassionati consumatori.

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